La tessera Valore in Comune

La tessera punti è stata studiata da Villa Greppi con i negozianti per potenziare il commercio di vicinato. Sono 25 i negozianti che finora hanno aderito. L’assessore Zacchetti: «Uno strumento di marketing per combattere alla pari con la grande distribuzione»

04 Ottobre 2013

Il commercio a Cernusco resiste alla crisi, al passare del tempo e ai megastore. Lo dicono i numeri e le serrande delle vetrine che, pur abbassandosi in qualche caso, riaprono nel giro di poco tempo sotto nuove insegne. Negli ultimi dieci anni, leggendo le pagine della relazione allegata al Pgt che tratta l’argomento, il numero dei negozi è cresciuto del 5,4 per cento. Metteteci di mezzo la crisi e la nascita di grandi centri commerciali nelle vicinanze, e il dato appare ancor più importante. «La piazza tira ancora ed è sempre molto appetibile e in grado di produrre reddito» ha commentato il sindaco Comincini che martedì con l’assessore al Commercio Ermanno Zacchetti ha presentato il nuovo progetto della carta “Valore in Comune”. Una tessera di raccolta punti (foto), sponsorizzata dalla Bcc che si farà carico dei costi di produzione e promozione, che cernuschesi e non potranno ritirare da domani (sabato 5 ottobre) nei negozi della città che hanno aderito all’iniziativa (finora 25, ma tutti gli altri lo potranno fare in qualsiasi momento). Un punto per ogni euro di spesa, con un minimo di tre, e raggiunti i 500 si potrà usufruire di un buono di 5 euro da spendere negli esercizi convenzionati. «Un ulteriore strumento per valorizzare il commercio locale» ha proseguito il primo cittadino, «per invogliare quei potenziali acquirenti che oggi spendono altrove a fare compere in città». La carta, a costo zero per i negozianti (è sufficiente una connessione a internet), è stata ideata dall’azienda milanese Y-Tech che sta già ottenendo buoni risultati a Gorla dove per la prima volta è stata testata. «È un sogno mio e dei commercianti che si realizza» il commento dell’assessore Zacchetti. «Conclusa la prima fase della creazione del Distretto del Commercio che ha unito gli esercenti locali creando una vera e propria comunità capace di muoversi in gruppo con iniziative come quelle dello Sbaracco e degli sconti in primavera, comincia la fase due, ovvero quella in cui il commercio diventa protagonista di se stesso. Chiamare questo dispositivo una card però sarebbe riduttivo. Perché con questo progetto avremo anche a disposizione uno strumento di marketing da potenziare anche in vista di Expo 2015, in grado di dire ai negozianti come si muove la loro clientela. Ci dotiamo di un’arma per combattere alla pari contro i centri commerciali che già la utilizzano da tempo». Dal sindaco poi arriva un caloroso invito rivolto ai commercianti: «È arrivato il momento che anche i negozianti di Cernusco costituiscano una loro associazione. Un soggetto che è sempre mancato e che possa fare da portavoce». Sul tema arriva l’affondo della lista civica Persona e Città: «Ci stupisce l’estraneità dell’Associazione commercianti di Cernusco. Delle due l’una. O l’assessore si è dimenticato di coinvolgerla in un’iniziativa di elevato interesse commerciale, e sarebbe grave, oppure se l’associazione intenzionalmente si è estraniata dal progetto, così com’è non ha più ragione di esistere».

Alessandro Ferrari