Aula Spinelli orfana dell'opposizione

Con la città anche Gorgonzola, Carugate, Pessano con Bornago, Bussero e Cambiago. Il sindaco Comincini «Evento storico e novità in Lombardia»

27 Marzo 2015

«Stiamo per scrivere un pezzo di storia». Queste le parole usate mercoledì sera dagli esponenti delle forze politiche che compongono la maggioranza, dal sindaco Eugenio Comincini e dall’assessore ai Servizi Sociali Silvia Ghezzi prima dell’approvazione, in un consiglio comunale orfano di quattro sesti dell’opposizione l’adesione di Cernusco all’Unione dei Comuni. Un ente formato da sei città della Martesana (con Cernusco anche Gorgonzola, Carugate, Pessano, Bussero e Cambiago) che per il momento si occuperà  della gestione dei servizi sociali, dei nidi e delle politiche giovanili e un domani potrebbe anche fare fronte comune in materia di polizia locale. Esperienze simili in Italia ci sono già. Anche in Lombardia, ma numericamente inferiori e dettate dalla legge. L’Unione dei Comuni nostrana, decisa invece in maniera spontanea, coinvolgerà una popolazione di 92mila abitanti con la possibilità che questo numero cresca a 115mila se Gessate e Cassina decideranno di aderire come prospettato. «Si tratta di un passaggio storico: sei comuni con una popolazione di oltre 92mila abitanti decidono di unire le loro competenze politiche e tecniche per la gestione di alcuni servizi a favore dei cittadini» ha spiegato il sindaco Comincini in aula facendo sedere al proprio fianco la dirigente dei Servizi Sociali di Villa Greppi Maria Raciti, «con l’obiettivo di migliorarne la qualità e l’efficienza e in prospettiva di razionalizzare e ridurre la spesa facendo perno su una massa critica maggiore di quella che ogni singolo comune può vantare. L’Unione rappresenta una grande sfida e un elemento di innovazione che Anci, Regione Lombardia e Città Metropolitana seguono con attenzione. Perché l’Unione dei Comuni della Martesana risulterebbe la prima della Lombardia per numero di abitanti e la prima nata spontaneamente senza obblighi». Il primo cittadino ha poi assicurato che per i cittadini non cambierà nulla nella fruizione dei servizi che continueranno a essere resi su base comunale, non vi sarà aumento di spesa per le casse municipali che potranno invece beneficiare di gare d’appalto uniche fatte su una popolazione più ampia, mentre i dipendenti coinvolti potranno migliorare le proprie professionalità visto che potranno specializzarsi e aggiornarsi costantemente. Ogni comune sarà rappresentato dal proprio sindaco e da tre consiglieri comunali (2 di maggioranza e uno di minoranza). A presiedere la giunta di questo nuovo ente è stato scelto Angelo Stucchi, primo cittadino di Gorgonzola. «Non è un punto di arrivo ma di partenza» ha detto in aula l’assessore Ghezzi. «È una grande sfida di cambiamento che potrebbe anche nascondere difficoltà, ma che ci rende orgogliosi». In aula le perplessità sono state sollevate da Cristian Mandelli della Lega Nord che si è visto bocciare la richiesta di indire un referendum per lasciare la parola ai cernuschesi e si è detto scettico in prospettiva quando i comuni dell’Unione potrebbero non avere più lo stesso colore politico. Per Claudio Keller (Gruppo Misto) «i nodi al pettine arriveranno più avanti e spero siano facilmente scioglibili per il bene della città». Il consiglio comunale ha poi approvato l’adesione con 11 voti a favore (Pd, Vivere e Sinistra per Cernusco), uno contrario (Lega) e l’astensione di Keller.