Il consiglio comunale nel pieno della sua attività

I democratici hanno chiesto che venga fatta chiarezza sulla gestione di un locale di proprietà comunale e sui fornitori dell’ente

28 Settembre 2012

Il caso scoppiato da pochi giorni in Lazio sembra la classica ciliegina sulla torta che Francesco Ortugno e compagni hanno preso al volo per portare alla luce una situazione tutta peschierese: un buco, pare accertato, di poco meno di 200mila euro nelle casse comunali. Ieri pomeriggio alle 18.30 proprio all’inizio della seduta di consiglio comunale il segretario e capogruppo del circolo locale del Partito democratico ha preso la parola per segnalare questo ammanco, portato alla luce dopo un lavoro certosino dal gruppo consiliare dei democratici e in particolare da Roberto Galimberti, già segnalato alla fine di luglio. Tutto inizia in seguito al provvedimento di alienazione di alcuni beni di proprietà del Comune per un valore di circa un milione e 600mila euro. Tra questi beni la fetta più consistente è quella rappresentata da un bar-mensa del valore di un un milione e 300mila euro. Parte immediata l’interpellanza per chiedere l’accesso ai documenti. Normale amministrazione, sembra. Ma dagli atti salta fuori l’imprevedibile. «Il gestore di questo locale di proprietà del Comune ha una morosità degli ultimi tre anni di 191.058.04 euro» spiega Ortugno in aula. «Sappiamo che l’amministrazione è al corrente della situazione anche perché ha già effettuato, pur con estremo ritardo, una prima  azione  di recupero del credito tramite Equitalia con iscrizione a ruolo per l’affitto relativo al 2010, per il 2011 e parte del 2012 è stata fatto un primo sollecito e solo dopo un nostro intervento in consiglio comunale il 26 luglio scorso una nuova iscrizione a ruolo». Ma per i democratici c’è di più. «Oltre il danno la beffa. Sempre dal controllo abbiamo riscontrato che l’amministrazione comunale non solo non ha recuperato il credito, ma ha effettuato più pagamenti allo stesso debitore. E nell’ottobre scorso il municipio ha rilasciato, sempre alla stessa persona, un’altra licenza per l’apertura di un bar di 70 metri quadri presso la Galleria Borromea. Ci risulta, inoltre, che all’inizio dell’anno sia stata aggiudicata dal Comune allo stesso soggetto ben conosciuto dall’attuale sindaco e maggioranza perché tra i suoi principali sponsor, la fornitura di altri servizi per i quali percepirà una somma non indifferente». Ortugno, che ha anche annunciato una possibile segnalazione alla Corte dei Conti, ha poi posto una serie di domande: «Chiediamo a tutte le forze politiche che siedono in consiglio se il sindaco e l’assessore al Bilancio abbiano fatto gli interessi della collettività? Quando l’amministrazione riuscirà a recuperare l’ingente credito? È stato fatto tutto il possibile per sanare questa situazione? Perché questa somma si sarebbe potuta utilizzare per evitare di cancellare servizi quali il taxi per gli anziani, per ristrutturare l’area della Croce Rossa o le scuole pubbliche. Fatti come questo, in un momento in cui gli scandali per sprechi di denaro pubblico sono argomenti di tutti i giorni, rischiano di minare l’onorabilità e gli interessi delle istituzioni».