2016-10-21

Ha lasciato parlare tutti e poi il sindaco ha preso la parola per calare il jolly. Al punto tale che anche il consigliere di Alessandrini per Segrate, Giampiero Airato, è rientrato in aula e ha detto: «Se è vero, e prima dell’approvazione mi fate vedere i documenti, ve la voto». Si è svolto lunedì un consiglio comunale molto sentito visto che all’ordine del giorno c’era l’adozione del Pii “Milano4you”. In soldoni il nuovo progetto per rilanciare Boffalora. Ma procediamo con ordine. Prima della presentazione da parte dell’assessore al Territorio Roberto De Lotto, l’aula ha perso tre elementi. Sono usciti Roberto Fusilli di Segrate Nostra, in evidente dissenso con i suoi colleghi di maggioranza, l’azzurro Andrea Borruso, perché suo figlio ha casa in quel quartiere, e il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Diego Dimalta poiché anche lui vive a Boffalora. Quest’ultimo prima di uscire ha però lanciato un appello ai colleghi: «Siete davanti a una scelta importante. Se voterete no lascerete 120 famiglie  al loro destino e creerete una vera e propria emergenza sociale». Dopodiché ha preso la parola De Lotto che ha esposto il nuovo Pii con tanto di breve excursus sull’annosa vicenda: «Dieci anni fa quest’area fu trasformata da agricola a insediativa per un’operazione immobiliare che, come sappiamo, non è andata a buon fine. Oggi andiamo a votare una variante a quella vigente che riduce i servizi pubblici e per questo viene portata in consiglio comunale e non in giunta. Se verrà adottata ci saranno 15 giorni per visionare gli elaborati, 15 per le osservazioni e 15 per le contro-deduzioni. Se si lavora in maniera adeguata entro dicembre ci sarà l’approvazione. Dopodiché la convenzione deve essere firmata entro 12 mesi, ma i tempi possono accorciarsi, altrimenti decade». A quel punto si è aperta ufficialmente la discussione. A prendere la parola per primo il capogruppo della Lega Nord, Vittorio Rigamonti: «Noi eravamo già contrari a questo progetto ai tempi del sindaco Colle. Abbiamo già dato fiducia una volta a Vegagest e ha provocato un disastro. Nel 2013 un secondo piano è stato bloccato. Poi sono arrivati gli operatori tedeschi di Red, ma voi avete chiesto una netta diminuzione dei volumi edificabili e loro si sono tirati indietro. Bastava verticalizzare i volumi. Ora il nuovo operatore non ci convince, non ci sono garanzie reali. Per questo come Lega lasciamo l’aula». A rincarare la dose Giampiero Airato di Alessandrini per Segrate: «Sono diverse le perplessità verso questo progetto, fratello minore e più brutto del nostro. Innanzitutto le volumetrie sono ridotte, ma non dimezzate come dite voi. Inoltre avete eliminato una serie di servizi pubblici, tra cui la costruzione della scuola. E visto che siamo qui per difendere gli attuali residenti, se tutto va bene questi vedranno risolti i loro problemi tra un anno e 9 mesi. È inaccettabile.  Per questo chiedo al sindaco: stipuli un accordo con l’operatore per fare partire questi lavori entro l’11 novembre e avrà il mio sì». Proposta appoggiata anche da Forza Italia. In maggioranza Gianfranco Rosa, di Segrate Nostra, ha parlato di «affermazioni provocatorie che fanno sorridere. Airato sa quali sono i tempi nel pubblico. Trovi scuse migliori per non votare. Certo non sono pago di questo progetto, ma se si hanno a cuore davvero i residenti va votato, perché aiuta loro e dimezza le volumetrie edificatorie». Barbara Bianco del Pd ha parlato di «mettere una pezza a 10 anni di nulla» mentre Giuseppe Ferrante ha spiegato che «siamo tutti qui per il bene di Segrate e dei residenti di Boffalora, ma sappiamo bene che non è possibile chiedere al sindaco di impegnarsi per la data dell’11 novembre». E mentre tutta la minoranza lasciava l’aula (compreso Fabrizio Peviani di PartecipAzione che però non prendeva la parola) toccava al sindaco Paolo Micheli intervenire prima del voto: «È stato difficile, ma con grande responsabilità abbiamo rifiutato il primo progetto. Quella stessa responsabilità con cui abbiamo tenuto però vivo il dialogo. Ringrazio i consiglieri comunali che ci hanno indicato la strada, l’assessore De Lotto e gli uffici comunali per il lavoro svolto e i residenti che hanno sopportato un momento così difficile. Ora però possiamo dirlo: abbiamo portato a casa una convenzione blindata. Un piano totalmente congruo all’idea del nostro Pgt». E qui ha calato il colpo a sorpresa. «Inoltre l’operatore si è impegnato a firmare la convenzione non entro un anno dall’approvazione, ma entro sei mesi, ha ritirato tutte le cause che aveva presentato contro di noi e contro i cittadini, ma, cosa più importante, grazie a un accordo stragiudiziale che l’operatore ha stipulato con voi residenti, al momento dell’approvazione del Pii potranno partire i lavori per risolvere i vostri problemi. Tra due mesi preparatevi perché si inizierà a ragionare su come muoversi per aiutarvi concretamente». Cosa che, come anticipato, ha fatto rientrare in aula Airato che ha dichiarato la sua intenzione a rivedere la sua posizione se sarà davvero così. Il Pii è stato quindi adottato  all’unanimità con 14 voti favorevoli.