02 Dicembre 2016

Prove tecniche di candidato sindaco. Chi più palesemente, chi più sottotraccia (ma neppure troppo), tutti stanno iniziando a organizzarsi per la campagna elettorale che nella primavera 2017 porterà a Cernusco un nuovo sindaco e, di conseguenza, una nuova giunta e relativo consiglio comunale. E proprio i nomi di chi ambisce a diventare primo cittadino sono la curiosità più appetibile. Lo scorso giovedì il Pd ha tenuto una riunione con i suoi iscritti (presenti poco meno di un centinaio) e sono tre quelli che si sono detti disponibili: Ermanno Zacchetti, Nicola Baboni e Maurizio Rosci. Si è preso ancora qualche giorno di riflessione, invece, Pietro Melzi, caldeggiato da un buon numero di democratici. Una volta creata una rosa di papabili candidati sindaco si è proceduto a decidere il passo successivo. Quasi due terzi hanno accettato la proposta di andare a discutere con gli alleati di coalizione Vivere Cernusco e Sinistra per Cernusco e chiedere la loro opinione. Ipotesi fortemente osteggiata da Rosci e da chi appoggia la sua candidatura. Secondo questa fronda del Pd la strada da percorrere sarebbe quella delle primarie di partito. Se così non sarà l’ex assessore si chiamerà fuori e non è escluso che possa optare per correre da solo. Ad ogni modo ora non resta che attendere di capire il gradimento di Vivere e Sinistra per Cernusco circa la possibilità di vedersi rappresentati da Zacchetti e Baboni. Ma siamo solo agli inizi. Come già detto, l’attuale assessore Melzi è tutt’altro che fuori dai giochi.
Sul versante del centrodestra invece per il momento nessuno esce ufficialmente allo scoperto. Persone che hanno l’ambizione di guidare una coalizione in contrasto con l’attuale maggioranza ci sono eccome, bisognerà però vedere se riusciranno a trovare una comunità di intenti con le varie forze oppure, come nell’ultima tornata, decideranno di provare l’avventura solitaria al primo turno.