17 Giugno 2016

A due passi dalla metropolitana omonima, è nata “Villa Fiorita”: un fiore appassito che ha ritrovato vigore. Stiamo parlando dell’abbandonata area feste di via Miglioli, oggi riqualificata e per i prossimi 12 anni gestita dalla neonata cooperativa sociale  Artaban. Una rinascita cominciata due anni fa con un bando comunale; poi un investimento di circa 200mila euro a carico della cooperativa, mesi intensi di duro lavoro e tanta passione fino alla serata inaugurale tenutasi giovedì scorso, in mezzo a un pubblico numerosissimo che ha visto la partecipazione anche del sindaco Eugenio Comincini e del vicesindaco Giordano Marchetti. «Siete andati oltre ogni aspettativa, davvero complimenti» il commento di quest’ultimo rivolto ai responsabili. «Con la vostra energia avete trasformato questo posto e sono certo che saprete sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità». In effetti Villa Fiorita non sarà più soltanto un’area feste: ospiterà, oltre al bar, un punto ristoro che si distinguerà per qualità, attenzione al consumo consapevole e filiera corta, ma anche corsi, laboratori, un orto ed eventi di vario tipo all’insegna della cultura e della condivisione.
«Abbiamo vinto il bando nel 2014, ma già da tempo come associazione guardavamo a questo posto per mettere in pratica progetti e idee» ha spiegato Andrea Calvanelli, vicepresidente della Cooperativa. «Ora esiste, è un luogo liberato e quindi di tutti, il merito è nostro ma anche dei tantissimi volontari che ci hanno dimostrato il loro affetto e si sono sporcati le mani collaborando in vario modo. E un grazie particolare va anche all’amministrazione comunale perché senza bando oggi non saremmo qui».
Soddisfatto anche il primo cittadino che nel suo discorso ha sottolineato come Villa Fiorita sarà un punto di riferimento per i dipendenti delle aziende che hanno la sede in zona, per i cittadini  ma anche per la gente di fuori, vista la posizione strategica vicino alla stazione metropolitana e al Naviglio Martesana. Dal lunedì al venerdì la struttura sarà aperta a pranzo, con piatti biologici e alternative vegetariane; da mercoledì a domenica invece, di sera, spazio agli eventi e soprattutto alla squisita varietà di birre artigianali. Il fiore è sbocciato, a questo punto non resta che guardarlo crescere.
Francesca Lavezzari