15 Luglio 2016

Lo scorso weekend a Villa Fiorita ha preso il via il ciclo di incontri “Zucchine Flowers”. Una serie di eventi con al centro prodotti e produttori a km 0. Tra questi Daniele Fedeli, 33 anni, laureato in filosofia che a un certo punto ha scoperto la passione per l’agricoltura e ora manda avanti l’azienda agricola Corbari insieme a tre ragazzi. Per conoscerlo meglio, una cena a base delle sue verdure e una mostra fotografica dedicata all’azienda e al lavoro nei campi. Un aspetto, quest’ultimo, che accomuna Daniele a don Sandro Spinelli, prete cernuschese che da sempre opera nel nordest brasiliano, dove ha sperimentato anche la vita da contadino. Venerdì i due si sono confrontati sulla “madrugada” ovvero l’alba. «Se qualcuno mi chiede perché faccio questo lavoro non ho una risposta. Devi rinunciare a tante cose, tra cui amici e famiglia, e sei assorbito tutto il giorno» ha raccontato Fedeli, «eppure mi piace questa vita, anche svegliarmi presto quando le strade sono deserte e c’è silenzio. Adoro l’alba, quando arrivo in azienda prima di mettermi a lavorare guardo le montagne che cambiano a seconda delle stagione. È uno spettacolo, l’agricoltura per me è anche questo: fatica ma anche una sorta di intesa con la natura”. Ed è proprio lo sguardo contemplativo, a detta di don Sandro, che non deve mai mancare nella vita di tutti e di chi lavora la terra. «L’agricoltore sopravvive alla fatica grazie alla poesia, dev’essere capace di guardare la natura e farsi catturare dalla sua bellezza, adottare uno sguardo profondo che sappia andare oltre il lavoro manuale,  fra le 3 e le 5 del mattino quando la natura è avvolta da un silenzio mistico e non puoi far altro che tacere e ascoltare: quello è il momento migliore. Consiglio a tutti di sporcarsi le mani con la terra, soprattutto ai bambini. È l’unico modo per capire la natura, lasciare che ci faccia del bene e rispettarla».  
Francesca Lavezzari