21 Ottobre 2016

Hanno iniziato il primo del mese e sono andati avanti per una settimana: sette giorni di riprese e interviste alla scoperta dei quartieri  della città con la maggiore concentrazione di stranieri. Stiamo parlando di David Chierchini e Matteo Keffer , giovani video reporter della nuova trasmissione televisiva “Nemo. Nessuno escluso” andata in onda per la prima volta lo scorso 12 ottobre su Rai 2. Lo scopo del loro servizio è indagare sulle cause del razzismo e capire com’è la convivenza in zone dove l’80% dei residenti non ha origini italiane. Come in piazza Garibaldi, dove i due hanno letteralmente vissuto per una settimana, ospiti di alcune famiglie del quartiere. «Mangiavano da me tutti i giorni e dormivano dalla mia vicina Denise. Sono entrati nelle nostre case per capire meglio come funziona qui la vita e hanno incontrato alcune persone della zona, ognuna con un’idea diversa riguardo la multiculturalità» ha spiegato Katerine Mosquera, dal 2006 attiva nella politica pioltellese, eletta recentemente vicepresidente della consulta interculturale e tra le altre cose coordinatrice del Centro di Cultura Popolare. Di origine ecuadoriana, la donna è sposata con un italiano ed è l’esempio vivente di quanto la diversità etnica possa essere una risorsa e di come sia importante venirsi incontro. Ma non tutti la pensano così e, durante la settimana, i due giornalisti hanno raccolto anche testimonianze di chi proprio non riesce ad accettare il diverso. «Quelli più testardi sono gli anziani di origine siciliana, un paradosso, dal momento che possiamo definirli come i primi immigrati del quartiere» il commento di Paul Poiret , pioltellese, anche lui molto attivo nel sociale, che ha seguito  i video reporter durante la loro permanenza. «Sono entrati in 14 case diverse, hanno parlato con rom e pakistani, visitato il centro El Huda, poi le riprese dall’alto e non ultimo  l’incontro con il sindaco».
Francesca Lavezzari