23 Settembre 2016

Le linee programmatiche della nuova amministrazione sono state presentate in consiglio comunale. Ad approvarle ha pensato la maggioranza mentre parte dell’opposizione le ha criticate in maniera decisa. E lo scontro più aspro ha come tema quello della sicurezza: Forza Italia, Polo per Pioltello e Lega Nord accusano la giunta capeggiata da Ivonne Cosciotti di sottovalutare il problema.
Emblematica l’attenzione delle forze di minoranza che si è concentrata sul ripristino del vigile di quartiere con un emendamento bocciato dalla maggioranza e che ha visto il Movimento Cinque Stelle astenersi. La loro rabbia esplode anche sui social network dove sulla pagina Facebook di Lista per Pioltello disquisendo della questione parlano di “un sonoro schiaffo alla città e ai problemi che noi cittadini affrontiamo quotidianamente. Una vergogna su tutta la linea”. La replica a queste accuse arriva direttamente dal primo cittadino: «Il centrodestra ha deciso come sempre di strumentalizzare le mie parole. Mai detto o pensato che la sicurezza di Pioltello non sia una priorità, anzi. Abbiamo presentato le linee programmatiche, non singoli progetti su singoli temi. E avevo anche detto che qualsiasi emendamento che chiedeva variazioni al mio programma non sarebbe stato accettato. Con quel programma ho vinto le elezioni, su quello i pioltellesi mi hanno dato fiducia e intendo rispettarlo». Nello specifico, Cosciotti parla anche della figura del vigile di quartiere. «L’emendamento era davvero suggestivo. Il vigile di quartiere era stato costituito dal sindaco Carrer (espressione del centrodestra, ndr) e loro ne parlano come di un’esperienza positiva. Peccato che è stata la stessa Carrer ad abolirlo. Io ho semplicemente replicato che per la mia amministrazione il vigile di quartiere non è una figura strategica. Che è altra cosa dal dire che non ho a cuore la sicurezza o il futuro della polizia locale. Loro pretenderebbero che io utilizzassi un agente in via Milano e davanti alla chiesa di via Dante, dove loro hanno preso numerosi voti, per fare contento il loro elettorato. Mi spiace, ma il vigile di quartiere non era nel mio programma e per ora non intendo istituirlo. La questione sicurezza va affrontata su ben altri livelli ed è chiaro che ci interessa cercare di assumere altri agenti da mettere in organico, ma non è certo un argomento che va discusso durante la presentazione delle linee programmatiche».