23 Settembre 2016

Il nuovo progetto presentato da Red per rilanciare Boffalora ha trovato il benestare dell’amministrazione comunale che ha deciso di portarlo al voto del consiglio comunale. Dando per scontato che gli esponenti di maggioranza lo voteranno, visto una serie di richieste che erano state fatte e che sono state inserite, tra cui il mantenimento di certi servizi, la sostanziale diminuzione delle volumetrie edificabili e la soluzione dei problemi per chi già vive nel quartiere, proviamo a capire quale sia la posizione delle forze di opposizione. «Il progetto l’ho già visto e sono favorevole alla sua realizzazione» esordisce Giampiero Airato, capogruppo di Alessandrini per Segrate, «anche se siamo davanti a un figlio minore rispetto al precedente, che noi avevano di fatto avallato. Il sindaco si dice soddisfatto perché le cubature si sono ridotte del 50%, ma in realtà non è così visto che c’è da calcolare anche le opere pubbliche. Mi spiace che non sia passato il primo progetto, è chiaro, perché mi chiedo chi verrà ad abitare a Boffalora quali servizi avrà. Penso ad esempio alla scuola che non si farà. Loro sostengono che non ci sono attualmente liste d’attesa e che anzi arrivano studenti da fuori Segrate, ma questo vale solo per le medie, non certo per le materne e le elementari. Finirà che si dovrà costruire lo stesso una scuola, ma con che soldi? L’operatore ha risparmiato 15 milioni di euro in questo modo e il Comune si vede ridotti gli oneri di urbanizzazione. Sono comunque contento perché un progetto ad ogni modo si realizzerà con operatori seri e partner importanti che porteranno innovazione». Molto più perplesso, invece Vittorio Rigamonti, capogruppo della Lega Nord: «Non ho ancora messo naso nel progetto però nutro qualche dubbio fin da ora. Siamo certi che Red possa avere i soldi per renderlo reale? Che io sappia non è più la rappresentante italiana di Phoenix Germania. Siamo davanti a un’equazione economica. Comprendo l’amministrazione che ha spinto per salvaguardare il verde, ma l’immobiliarista con una riduzione così forte delle cubature come potrà costruire i servizi che promette stando dentro nelle spese?». Soddisfatto, invece, è Giuseppe Del Giudice, capogruppo di Forza Italia:«Da sempre ho battagliato pensando a tutelare chi già risiede a Boffalora. Ora con la soluzione che si prospetta gli abitanti vedranno risolti i loro problemi e questo mi pare già un motivo per essere contenti. Si è trovata una soluzione che soddisfa tutti  e soprattutto i cittadini che da anni vivono in una situazione di disagio». Molto cauto invece Fabrizio Peviani, capogruppo di PartecipAzione: «Non ho ancora visto a fondo le carte. Sto studiando il progetto in questi giorni e preferisco aspettare un attimo prima di esprimermi. Infine la parola va a Diego Dimalta del M5S: «Tutti sanno che abito a Boffalora e nonostante il segretario comunale mi abbia assicurato che non esiste alcun conflitto di interessi ho deciso di evitare ogni tipo di commento. Qualunque cosa io dica potrebbe essere letta nella maniera sbagliata e non voglio correre questo rischio. Per questo penso che non prenderò neppure parte alla votazione».