Le gabbie-trappola sulla sponda del laghetto
23 Maggio 2014

Brigitte Bardot era scesa in campo per difendere le foche a rischio sterminio. E una residente di Milano 2, per non voler essere da meno, l’ha fatto per  proteggere la nutria che sguazza nel laghetto del quartiere residenziale con il risultato di essersi beccata un denunciata per sabotaggio e interruzione di servizio pubblico. Per capire l’intera vicenda bisogna fare un passo indietro. Precisamente quando, qualche tempo fa, era comparsa nel bacino artificiale un esemplare di questi roditori. Alcune mamme, preoccupate per i loro figli, si erano spaventate nel vedere il topone nuotare e avevano chiesto al Comprensorio di intevenire. «Come da prassi abbiamo segnalato l’avvistamento alla Provincia» spiega Massimo Frugone, amministratore del Supercondominio. E da Palazzo Isimbardi sono intervenuti posizionando sulla sponda nord del laghetto due gabbie contenenti delle mele per attirare l’animale al suo interno». Nei giorni scorsi la nutria segratese c’è cascata rimanendo prigioniera. Una residente, però, quando l’ha vista, non è riuscita a trattenersi e ha cercato di liberarla. Per sua sfortuna è stata vista da alcuni agenti della polizia provinciale a cui non è restato altro da fare che denunciarla. La donna, dal canto suo, si è difesa spiegando che sulle gabbie non c’era alcun simbolo della Provincia e quindi lei non avrebbe interrotto alcun pubblico servizio. «Noi comprendiamo tutte le ragioni degli animalisti» prosegue Frugone, «ma non possiamo fare a meno di segnalare la presenza di eventuali nutrie. Innanzitutto perché ci risultano che siano portatrici di malattie e poi perché le mamme hanno paura per l’incolumità dei loro bambini. Questi roditori sono molto golosi e per cercare cibo si avvicinano anche agli esseri umani rischiando di morderli. Ad ogni modo nel laghetto abbiamo un solo esemplare, la vera emergenza sono, invece, le tante nutrie che si trovano nella roggia che costeggia via Cervi».