29 Gennaio 2016

Lunedì ha compiuto 18 anni, l’età della spensieratezza. Purtroppo non per Marina. La giovane segratese, infatti, da quasi tre anni, precisamente dal 20 aprile 2013, si trova a dover lottare per la vita. Quel giorno putroppo Marina ha avuto un momento di debolezza e ha compiuto un gesto che ha cambiato il corso della sua vita. Dopo quattro mesi in terapia intensiva è iniziato il lungo cammino  di riabilitazione. Per un anno è stata ospire di una struttura clinica in provincia di Parma, successivamente è stata trasferita a Zingonia. Da settembre invece si trova  ricoverata nel nucleo stati vegetativi dellla casa di riposo Cerruti di Capriate dove ha iniziato un nuovo  cammino che  porterà avanti per i prossimi anni. Marina è serena a suo modo e gode di tutte le attenzioni e cure possibili. I fisioterapisti lavorano insieme a lei coinvolgendola in sedute di musicoterapia come stimolazione sensoriale e neurologica. I passi avanti sono impercettibili, non c’è ancora un codice di comunicazione, solo a volte chiude gli occhi per dire sì. E accanto a lei ci sono sempre i suoi genitori che hanno costituito l’associazione “Amici di Marina” con lo scopo di contribuire a  migliorare la qualità di vita delle  persone in stato vegetativo o minima coscienza e delle loro famiglie. I progetti riguarderanno la sperimentazione di nuove attività, il miglioramento della condizione fisica e assistenziale nonché l’aiuto ai familiari nel loro difficile  ruolo. Si può partecipare donando il 5x1000 nella dichiarazione dei redditi o versando un contributo all’associazione. Per tutti gli estremi del caso basta andare sul sito internet www.amicidimarina.